Dovuto alle tette di Hedy Lamarr

Lettura un po’ capziosa di un saggio completo, piacevole e obiettivo

Gianni Brunoro

2011821553211lamarrSono così strane, le pieghe della storia… Nessuno di noi, per esempio, mentre chiacchiera con l’orecchio incollato al cellulare con qualcuno che magari sta all’altro capo del mondo, potrebbe immaginare che alla remota radice di questo miracolo tecnologico ci siano le tette di Hedy Lamarr. Sì, sì, avete letto bene: le tette di Hedy Lamarr, la bellissima attrice hollywoodiana, una delle stelle più luminose del firmamento cinematografico negli anni Cinquanta del secolo scorso. Il come, il perché e tanti altri aspetti della faccenda si possono godibilmente acquisire dalla biografia che, con il titolo Hedy Lamarr, la donna gatto, le ha dedicato Edoardo Segantini (ed. Rubbettino, 260 pp., Euro 16,00), dove però qualcosa di insolito si può sospettare fin dal sottotitolo, che recita Le sette vite di una diva scienziata. Ed è una lettura più trascinante di un romanzo, non solo per la gradevole prosa di Segantini, ma anche per la consapevolezza che tutto quanto vi si legge non è frutto di fantasia, bensì un “romanzo” vero, ossia fatti realmente accaduti nonostante il loro crisma da fatti romanzeschi.
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