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Il 2 marzo parte, presso la Casa della memoria, in Via Federico Confalonieri 14, a Milano, un corso di formazione in storia contemporanea per docenti (e interessati) in quattro lezioni (2-9-16-23 marzo 2022, h. 17.30-19.30)
Perché?
Perché la storia che ancora si insegna e si studia a scuola è una storia maschile, singolare, vecchia.
Ai ragazzi, per crescere da cittadini del XXI secolo di un Paese democratico, serve, una Storia plurale
Per questo il corso andrà Dall’Unità alla riforma del diritto di famiglia, per proporre come rileggere la storia d’Italia dalla prospettiva delle donne
Maestre a Castelluccio Val Maggiore, Foggia, negli anni trenta. Il maestro a destra è Mariano Palumbo, la maestra al centro vestita di scuro è Michelina Zitolo. Archivio Palumbo
Dal
Risorgimento alla stagione delle riforme degli
anni Settanta è possibile ripercorrere un secolo decisivo per la storia italiana non solo inglobando nella narrazione
le donne, spesso escluse dalla storiografia ancora adottata dalle scuole, ma anche rileggendo alcuni passaggi chiave in una prospettiva allargata e attenta al genere? La storiografia di genere ha in questi decenni ottenuto risultati importanti, ribaltando giudizi e narrazioni che, gravate da un approccio patriarcale e nazionalistico, hanno spinto ai margini il contributo femminile al processo di unificazione nazionale e allo sviluppo della democrazia. Per farlo, ha da una parte restituito dignità e ruolo a una serie di figure femminili fondamentali, mentre, dall’altra, ha smantellato un sistema di valori fortemente discriminanti che deformavano e falsificavano il racconto degli eventi. Questi risultati però stentano ancora ad entrare nella divulgazione e soprattutto nei programmi scolastici, di storia, letteratura e arte, in primis. In questo breve corso verranno introdotti alcuni temi in campo storico, storiografico e culturale che rivelano come – raccontata non tanto “dalla parte delle donne “, ma includendone la presenza e la prospettiva – la storia d’Italia risulti diversa, più completa, e soprattutto più aderente a ciò che studi statistici e approcci scientifici vanno affermando.
Le prime due lezioni si articolano sull’Ottocento (dal 1848 al suffragio allargato maschile del 1912), le successive sul Novecento (dalla Prima guerra mondiale alla riforma del codice di famiglia del 1975), e si sviluppano sia sugli aspetti più propriamente storici sia su quelli culturali, artistici e letterari.
Le lezioni sono tenute da
Valeria Palumbo, giornalista caporedattrice del settimanale “Oggi” e collaboratrice del “Corriere della Sera” e della Radio della Svizzera Italiana, docente delle Università Statale di Milano e di Urbino (2006-2021) e autrice di Prestami il volto, Selene, Premio Città delle donne, Piuttosto m’affogherei. Storia vertiginosa delle zitelle (Enciclopedia delle donne, 2018), L’Epopea delle lunatiche. Storie di astronome ribelli (Hoepli, 2018), La donna che osò amare sé stessa. Indagine sulla Contessa di Castiglione (Neri Pozza, 2021) e da
Roberta Cairoli, storica, dottora di ricerca in “Società europea e vita internazionale nell’età moderna e contemporanea” presso l’Università degli Studi di Milano. Si occupa prevalentemente di storia delle donne e delle differenze di genere, di storia politica e di didattica della storia. È membro del direttivo dell’Istituto di storia contemporanea “Pier Amato Perretta” di Como. Tra le sue pubblicazioni:
Nessuno mi ha fermata. Antifascismo e Resistenza nell’esperienza delle donne nel Comasco (1922-1945), NodoLibri, Como, 2005;
Dalla parte del nemico. Ausiliarie, delatrici e spie nella Repubblica sociale italiana (1943-1945), Mimesis, Milano, 2013; ha curato
Fatti e idee della Resistenza: un approccio di genere, Biblion Edizioni, Milano, 2013; Con Federica Artali e Marina Cavallini,
Le Costituenti. La parola alle donne, Biblion edizioni, Milano, 2020.
Il corso è coordinato da Simone Campanozzi (Ilsc) e Andrea F. Saba (Istituto nazionale F. Parri), che curano anche lo “sportello” dedicato agli insegnanti e i dossier dei materiali per l’aggiornamento.
Se le condizioni sanitarie e normative connesse alla pandemia Covid-19 non lo consentissero, verranno comunicate agli iscritti le modalità per le lezioni a distanza.
Il corso è gratuito.
I docenti di ruolo possono iscriversi al corso sulla piattaforma Sofia (id. 69966) dal 15 febbraio 2022, previa comunicazione a simcamp65@libero.it.
L’Istituto lombardo di storia contemporanea e l’Istituto di storia contemporanea “Pier Amato Perretta” sono parte della Rete degli istituti associati all’Istituto Nazionale Ferruccio Parri (ex Insmli) riconosciuto agenzia di formazione accreditata presso il Miur. L’Istituto Nazionale Ferruccio Parri con la rete degli Istituti associati ha ottenuto il riconoscimento di agenzia formativa, con DM 25.05.2001, prot. n. 802 del 19.06.2001, rinnovato con decreto prot. 10962 del 08.06.2005, accreditamento portato a conformità della Direttiva 170/2016 con approvazione del 01.12.2016 della richiesta n. 872 ed è incluso nell’elenco degli Enti associati.
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Istituto Nazionale Ferruccio Parri Istituto lombardo di storia contemporanea Istituto di Storia Contemporanea “P.A. Perretta”
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