Parigi chiama

a cura di Sabina Ciminari

A Parigi da due anni, Sabina Ciminari ha pensato più volte di fare ritorno in Italia, stanca di sentirsi un’espatriata. Rileggendo Fiesta si è finalmente convinta a restare: “Solo gli scemi lasciano Parigi”, dice l’affascinante, instabile Brett. Grazie ad Hemingway, quindi, Ciminari è restata, e cerca di capire le ragioni del fascino di una metropoli che, se non è più quella di una volta, che cosa è diventata? Per Giornalismo e storia segue quindi quel che succede nella ville lumière, con uno sguardo attento alla storia dell’editoria e al giornalismo, al cinema e al fumetto. La sfida, anche in questo caso, è stata lanciata grazie allo scrittore americano (non a caso anche grande giornalista) che, pure, nelle pagine di Fiesta ammonisce: “Lo sai cosa sei? Sei un espatriato. […] Uno dei peggiori. Non te l’hanno mai detto? Nessuno che abbia lasciato il proprio paese è mai riuscito a scrivere niente che valesse la pena stampare”. Stampare, no. Pubblicare su Giornalismo e storia, forse?

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