Cercando un’identità

Graphic novel… chi sei?

2011122218791leopulpNell’imperversare ormai incontenibile di graphic novel di ogni genere, si è inserita anche una difficoltà, diciamo così, di ordine giornalistico. Nel senso che l’espressione viene usata a ogni piè sospinto, a proposito e a sproposito, cioè spesso in maniera impropria. Sarà dunque opportuno aggiungere una pietruzza di ragionamento, nella prospettiva di tendere a una qualche chiarezza. Ché se poi – come disse lapidariamente Manzoni – «fossimo riusciti ad annoiarvi, credete che non s’è fatto apposta.». Per esempio: è difficile immaginare un accostamento fra due opere così abissalmente diverse come Leo Pulp investigatore privato da una parte e Asterios Polyp dall’altra. Le quali sono oltre tutto, la prima, una riproposta editoriale (Ed. Saldapress, 2011, € 23,50), a dieci anni dalla sua pubblicazione originaria, mentre l’altra è un’opera originale, uscita nel 2009 negli Stati Uniti e ora pubblicata in Italia (Ed. Coconino/Fandango, 2011, traduzione di Francesco Pacifico, € 29,00). Eppure è in qualche modo interessante accostarle in quanto, pur quasi antitetiche fra loro, esse sono comunque dei graphic novel, e un loro esame contestuale offre l’occasione per l’analisi di certi aspetti riguardanti questo filone fumettistico, ormai tanto fiorente quanto problematico sul piano della sua interpretazione.

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